| Buongiorno a tutti i lettori.
Mi presento: sono Marika, 26 anni, mora, capelli a mezza spalla lisci, alta 1,68, fisico giuste, ossia un bel seno (porto una terza vera), un discreto sedere e ancora poca cellulite.
Il mio viso attira molto gli uomini, ho due labbra carnose e occhi verdi, pelle ben curata e leggermente abbronzata.
Amo il caldo e ho una piccola villetta sul mare che condivido col mio ragazzo del quale posso solo dire bene.
Le mie esperienze sessuali sono normalissime e devo dire che prima di mettermi con Marco (il mio attuale fidanzato) avevo avuto solo altre due esperienze di nessun’importanza.
Marco è stato l’unico con cui ho condiviso il sesso in modo naturale scoprendo la mia sessualità, almeno questo credevo, sino a che non è venuto ad abitare di fronte a me un uomo sulla cinquantina, misterioso, che ha completamente stravolto la mia vita.
Io sono abituata da sempre a girare mezza nuda o comunque disinvoltamente per la casa e non mi sono mai curata di tenere chiuse finestre o tapparelle.
Un giorno mi si presenta quest’uomo come nuovo vicino di casa, mi saluta, noto che è ben curato ed è una persona fine, le sue parole mi scivolano sulla pelle facendomi rabbrividire e questo già mi fa strano, ma il tutto finisce lì.
Una sera verso il tramonto, mentre passo davanti al mio terrazzo, noto che dal suo appartamento arriva un riflesso fastidioso, così prendendo un cannocchiale mi accorgo che quel bastardo mi spia con un tele obiettivo immenso, subito sparisco dalla sua vista e con il cuore in gola penso a come mi avrà visto in quei pochi giorni da che lui è lì, poi, mentre penso a queste cose, mi rendo conto che sono bagnata e i miei capezzoli sono durissimi, penso bene a tutta la situazione e mi rendo conto che il fatto di essere osservata da uno sconosciuto mentre giro per casa mi stuzzica un casino.
Combatto con la mia coscienza cercando di resistere a quella nuova realtà, penso anche al mio ragazzo, poi mi dico che è un gioco innocente e, seguendo le mie pulsioni sessuali, comincio un gioco erotico a distanza con il vicino.
Mi prendo un giorno per organizzarmi mentalmente e la sera dopo mi vesto con una gonna e un intimo da urlo.
Facendo finta di non sapere che mi guarda, mi comporto normalmente, tolgo gonna e camicetta e giro per la casa in autoreggenti e perizoma, un reggiseno copre le mie tette dure e mi accorgo che sculetto molto più del solito quando mi muovo da una stanza all’altra.
Tengo le luci un po’ più basse e, facendo finta di dovere fare la doccia, mi spoglio piano davanti alla finestra guardando verso uno specchio.
Sono eccitata da morire, sapere che mi guarda mi provoca delle fitte in mezzo alle gambe che subito dopo vado a sfogare nel bagno, dove le mie dita scivolano veloci tra le mie cosce e mi provocano un orgasmo rilassatore.
Vengo pensando a quell’uomo che mi osserva, mi rendo conto che i miei pensieri sono oltre al solo farmi guardare.
Mi do della stupida e della troia, ma non c’e niente da fare, devo accettare che quella persona che mi osserva mi eccita un tot e, allora, esco dalla vasca e mi rivesto per lui; prendo i miei profumi e guardando la finestra mi trucco, accarezzandomi i seni metto addosso il reggiseno e mettendo le calze velate ho un nuovo orgasmo che lui sicuramente ha visto.
Chiudo veloce la finestra abbassando la tapparella e mentre con il cuore a mille spero che non mi abbia visto, nello stesso tempo spero che mi contatti in qualche modo.
I giorni seguenti ripeto la stessa esperienza e sempre finisco con orgasmi violentissimi che mi lasciano sconvolta e soddisfatta.
Mi accorgo che Marco non mi basta più, ormai quel vicino fa parte del mio eros e diventa una necessità.
Una sera che il mio fidanzato non torna a casa per lavoro, decido di essere troia al massimo per spingerlo a fare una mossa che ci permetta di incontrarci.
Metto l’intimo più provocante e soprattutto ci metto molto di mio per fare sì che lui sia trasportato dal mio desiderio, mi appresto ad andare davanti alla finestra quando sento suonare il campanello.
Sorpresa vado a guardare chi può essere alle 21 di sera che mi rompe l’incantesimo; quando vedo che è il mio cinquantenne, per poco casco per terra da quanto le gambe mi tremano; apro la porta senza fiato, non ho parole, lui entra deciso e mi sbatte contro la parete, mi mette una mano tra le cosce e io solo a quel contatto ho un orgasmo.
È incredibile, sono venuta solo a quel contatto, i miei pensieri sono interrotti dall’uomo che mi sta spogliando veloce scoprendo tutto quell’intimo sexy che avevo preparato appositamente per lui, sento il suo cazzo duro spingere da sotto i calzoni verso la mia fighetta, allora gli slaccio i calzoni, tiro giù gli slip e, liberandolo, metto le mie gambe attorno al suo corpo lasciandolo libero di scoparmi a suo piacimento.
Non ho visto il suo membro, ma ne ho sentito la consistenza e la durezza, così, quando sento il suo fuoco trafiggere la mia carne, mi abbandono ai suoi desideri e presto ho un altro orgasmo.
La dimensione del suo nerbo è notevolmente superiore a tutti quelli che ho provato, sento la mia vulva trafitta da quei colpi decisi e profondi e sento anche come subito si è adeguata.
Mi sta scopando in piedi contro parete della sala come una vera troia, perlomeno io mi sento così e devo dire che l’idea mi piace molto, talmente tanto che dopo i miei gemiti di passione trovo la forza per godere ancora.
Lui mi prende per i fianchi e mi porta sul tavolo dove, appoggiandomi, mi mette le gambe sopra le spalle e ricomincia a penetrarmi lasciandomi senza fiato.
Io sono stravolta dal piacere che l’uomo mi sta dando e partecipo sempre con maggiore passione; mi sembra impossibile che mi stia facendo scopare senza ritegno e che non abbia rimorsi verso Marco, ma questo mio vicino mi sta facendo provare sensazioni a me sconosciute; mi abbandono al suo volere e ancora una volta ho un orgasmo violentissimo.
Questo avrà anche 50 anni, ma mi sta scopando da 20 minuti e non si è mai fermato, il suo cazzo è ben dentro di me e mi fa morire di piacere.
Parla poco ma agisce molto, mi fa scendere dal tavolo e mi fa girare, mi dice di allargare le gambe e appoggiare le mani sul tavolo per resistere alle sue entrate, io eseguo e subito mi sento di nuovo bruciare la vagina dal suo desiderio che ricomincia a prendermi da dietro.
Mi sento bruciare le labbra vaginali come mai mi era successo e ancora non lo sento cedere.
Le sue mani stringono le mie tette e le fitte di dolore-piacere che mi da sono un ulteriore sfogo per la mia passione; quando mi fa capire che è pronto per venire, io sono già bella e distrutta, muovo il sedere per fargli capire che lo voglio e subito dopo sento il caldo fiotto del suo sperma che mi riempie.
Continuo a dimenare i fianchi per farlo morire di piacere, aspetto che si afflosci e si riposi e invece lui che fa? esce dalla mia vulva e veloce s’insinua nel mio sedere.
Ma che bastardo, e che uomo, si sta facendo strada nel mio sedere con decisione e io non faccio niente per fermarlo, sono talmente appagata e sazia del suo sperma che mi sembra giusto che lui faccia quello che vuole, i miei gemiti di dolore sono reali, devo abituarmi alle sue misure e devo farlo in fretta.
Lui da ottimo amatore qual è, rallenta e aspetta che io mi adegui, poi, con calma ma deciso, si spinge sino a appoggiare le sue palle sul mio corpo, giro il mio viso per guardarlo e incrocio i suoi occhi: capisco che quell’uomo mi sta scopando con una passione che prevarica il sesso; così, ancora più convinta, comincio a muovere i miei fianchi per avvolgere il suo fallo e facendo pressione sul muscolo anale lo stringo sino a sentirlo esplodere in me.
Stremata, ma contenta, aspetto di sentire la sua turgida carne ridursi e, una volta avvenuto, lui mi gira per darmi un bacio che non scorderò mai.
Mi sono incontrata molte volte con quel vicino e sempre è stata un’emozione diversa, ho scoperto mille modi di essere amata e, quando se n’è andato, ho sentito un gran vuoto dentro.
Oggi sono una madre felice e tranquilla, ma questa storia avevo voglia di condividerla con voi e così ho fatto...
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